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In questo articolo vedremo come indicizzare un sito su Google, nello specifico, tratteremo tutti i primi step che devono essere eseguiti affinchè Google "legga" il sito ed inizi ad indicizzarlo sul motore di ricerca. Si tratta quindi di una guida per coloro che hanno messo online il loro sito da poco ed ancora lo stanno cercando tra i risultati di Google, ricerca che, purtroppo per loro, non è detto che vada a buon fine perchè Google richiede inizialmente una serie di operazioni affinchè possa aggiungerlo in elenco.

Senza l'indicizzazione infatti, Google non potrà mai mostrare i vostri contenuti nei suoi risultati di ricerca per parole.

Iniziamo dall'acronimo, CRM significa Customer Relationship Manager, ovvero Gestione delle Relazioni con i Clienti. Nel settore informatico viene generalmente identificato come un software aziendale che si occupa della fidelizzazione dei clienti stessi e che tendenzialmente viene acquistato a parte e gestito dall staff interno dell'azienda. Ora la domanda è

La notizia è fresca di pochi giorni ed arriva direttamente dai piani alti di casa Google, che ha annunciato il suo passaggio verso il Mobile First Index, ciò significa in maniera molto netta, che da questo momento il noto motore di ricerca, nell'analisi dei due dfferenti indici, ossia tra quello desktop e quello mobile, renderà principale quest'ultimo a svantaggio del primo.

Questo avviene per due semplici motivi che col tempo sono diventati conseguenti fra loro, il primo è che

Mettiamola in questo modo, puoi realizzare il sito esteticamente più bello e funzionale del mondo, ma se nessuno ti trova, il mondo non sa che esisti. Indicizzare un sito web non è un lavoro semplice, innanzitutto perchè richiede tempo, molto tempo, poi servono  conoscenze specifiche e parecchie risorse, anche economiche. Non a caso infatti la SEO è un ramo del web ed un lavoro che viene svolto da analisti o da vere e proprie web agency che si occupano esclusivamente di questo settore. Tutti vogliono comparire in prima pagina su Google (e possibilmente in prima posizione), ma poichè nessuno conosce realmente l'algoritmo di Google, ci si deve affidare a tali professionisti.

Durante lo sviluppo di un sito però esistono anche delle semplici accortezze che possono essere eseguite direttamente da noi stessi, e che danno, nel lungo termine, anche dei buoni risultati. Ad esempio (e non lo dico per vanteria, ma solo come prova reale), questo sito che stai leggendo è frutto di una personale strategia SEO: se infatti cerchi su Google "Siti Web San Benedetto del Tronto", il mio sito oscilla da tempo tra i primi risultati della prima pagina di Google, ed è un risultato ottimo che ho raggiunto in un paio d'anni di indicizzazione.

Ma tornando all'argomento principale di questo articolo, una fra le strategie utilizzate per indicizzare un sito sono i link, o tecnicamente parlando, la link building (costruzione di link). Il principio di partenza però per questa strategia, è che deve essere di qualità, innanzitutto perchè consentirà a Google di "leggere" il tuo sito e constatarne la sua autorevolezza, non a caso tale strategia prende il nome di Page Authority, la quale dopo un certo lasso di tempo permetterà al tuo sito di

Una delle fasi più importanti nello sviluppo di un sito è quella di scegliere le parole chiave corrette per la SEO, esistono anche diversi tools, sia gratuiti che a pagamento che aiutano tale scopo e che vedremo più avanti, ma questa fase è importante soprattutto perchè il risultato andrà ovviamente ad incidere sul posizionamento del sito nei motori di ricerca.

La lunghezza delle parole chiave

Nell'ambito SEO, ciò che si cerca di fare è prevedere i termini di ricerca che gli utenti adopereranno sui motori di ricerca per capire come poter indicizzare il proprio sito e farlo comparire tra i primi risultati con quelle medesime parole chiave.

Per chi realizza siti web su piattaforma WordPress avvalendosi dell'utilizzo di costruttori di pagine, segnalo un nuovo page builder chiamato Tailor. Si tratta di uno strumento totalmente free che potete trovare nel repository di WordPress all'indirizzo che trovate in fondo a questo articolo.

È un plugin semplice ma al tempo stesso molto potente che va ad inserirsi in un mercato di altri ottimi concorrenti come SiteOrigin o il più noto Visual Composer. Consente di creare facilmente pagine customizzate utilizzando un'intuitiva interfaccia drag&drop direttamente dal frontend del vostro sito con il sistema WYSIWYG. È ovviamente ed immancabilmente responsive.

Chi si affaccia a WordPress per la prima volta, noterà fin da subito che il pannello di controllo possiede una struttura piuttosto intuitiva e facilemte utilizzabile da chiunque, ma per chi sviluppa siti web per i clienti con questo potente CMS, una delle sue più grandi qualità, è la possibilità di creare innumerevoli account, ognuno...

I marketplace di WordPress sono pieni zeppi di temi per la nota piattaforma CMS e sceglierne uno in questa giungla selvaggia diventa davvero impossibile data la mole di prodotti presenti. In questo articolo condivido con voi alcuni dei fattori più importanti da tenere in considerazione nello scegliere un tema per WordPress. Dovendo dare sempre un occhio al portafoglio, la prima domanda è quella classica.