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Come ho sempre sostenuto, puoi avere il sito più bello del mondo, ma se poi sui motori di ricerca nessuno ti trova, è come se avessi una Ferrari per fare il giro del quartiere, di conseguenza hai fatto tanto lavoro, hai investito tempo e denaro, ma inutilmente. Oggi la SEO è un elemento impossibile da trascurare nella realizzazione dei siti web e deve essere tenuta in considerazione prima, durante e dopo lo sviluppo stesso di un sito. In questo articolo quindi ho elencato una serie di errori SEO assolutamente da evitare.

Con l'entrata in vigore della normativa GDPR, ogni webmaster ha dovuto mettere mano ai siti, e fra i tanti aspett legati ai cookie, c'è anche quello che di Google Analytics, che fortunatamente, una volta anonimizzato, viene considerato un cookie tecnico anziché di profilazione. Google Analytics è uno degli strumenti di monitoraggio maggiormente usati per analizzare statistiche, migliorare i siti e le relative campagne pubblicitarie, quindi si tratta di un fedele alleato al quale a volte è difficile dover rinunciare. Per evitare ciò, c'è un piccolo metodo che viene messo a disposizione proprio da Google stessa, ossia quello di anonimizzare l'IP di Google Analytics.

Le pagine 404 sono una questione seria, chi le sottovalute sbaglia, e anche tanto, perché ritrovarsi errori simili in un sito aziendale equivale a perdere  credibilità dinanzi al proprio cliente che sta visitando il sito, e ne consegue anche una silenziosa penalizzazione dal punto di vista SEO, poiché Google e gli altri motori di ricerca non trovando più quei contenuti, prendono provvedimenti a riguardo.

In un precedente articolo avevo trattato la questione su come risolvere gli errori della pagina 404 e, poiché i siti, così come i loro contenuti sono sempre molto dinamici, è più che possibile che con il passare del tempo qualche pagina venga spostata, rinominata o cancellata.

Qualche tempo fa ho parlato di come migliorare il tempo di permanenza dei visitatori sul tuo sito, e nell'articolo di oggi tratterò un argomento altrettanto importante che non è che il suo proseguimento, ovvero come aumentare la credibilità del tuo sito agli occhi dei tuoi visitatori. La premessa fondamentale che devi tatuarti, è che chi entra nel tuo sito sta guardando la tua attività ed automaticamente sta associando ciò che vede alla tua immagine aziendale, pertanto già dalla prima occhiata è condizionato dal darti o meno fiducia.

Questo non lo dico io, ma una serie di studi scientifici, psicologi, analisti, colleghi e persino clienti che hanno compreso la comunicazione del web, quindi, tornando al discorso della fiducia, se un cliente non si fida di ciò che vede, non perderà tempo sul tuo sito, e di sicuro non avrà interesse in un successivo contatto.

Sorvolando sul layout del sito in quanto tema già trattato nell'articolo precedente, un ottimo metodo per dimostrare affidabilità al potenziale cliente è di utilizzare quelli che in gergo tecnico vengono chiamati indicatori di credibilità, un serie di elementi interni ed esterni al sito stesso che vanno a stimolare l'interesse del visitatore facendolo restare sul tuo sito al fine di aumentare la credibilità della tua attività, ecco alcuni esempi

Immagina di essere un visitatore, cosa fai quando arrivi su una pagina che non esiste, ossia la classica pagina 404 che ti avvisa che la pagina non esiste? Semplice, la chiudi, e se lo fai tu lo faranno anche i tuoi visitatori. Teoricamente non c'è nulla di male in quest'azione, ma ai fini della credibilità del tuo sito e, non meno importante, ai fini dell'indicizzaizone SEO, questa cosa è veramente meglio che non accada.

Scoprire se nel vostro sito esistono delle pagine di errore è abbastanza semplice

Migliorare il tempo di permanenza sul tuo sito può sembrare poco importante o banale, ma ti garantisco che non lo è, perché anche il tempo che trascorrono i visitatori all'interno di un sito è un fattore importante, non si tratta infatti solo di portarli sul sito, ma anche di farceli rimanere e capire cosa fanno, onde evitare che le aspettative vengono disattese e vederli uscire con un click. Una situazione simile significa un aumento della frequenza di rimbalzo ed una valutazione di bassa qualità da parte di Google.

Ecco quindi alcune delle stategie da applicare per migliorare il tempo di permanenza sul tuo sito

Con la corsa alla messa in sicurezza dei siti web che si sta verificando negli ultimi tempi, capire quali elementi del sito non sono sicuri dopo il passaggio da HTTP ad HTTPS è diventato pressoché vitale. Diciamo che se devi realizzare un sito da zero parti avvantaggiato, poiché una volta acquistato dominio e piano hosting non ti resta che richiedere al tuo provider l'installazione del certificato SSL ed il gioco è fatto, ma se devi migrare un sito esistente da HTTP in HTTPS, allora qualche noia potresti anche riscontrarla.

Su WordPress, una volta attivato il certificato da parte del tuo hosting, non ti resta che andare su

Di metodi su come spingere il proprio sito usando le varie tecniche SEO ne esistono a bizzeffe in rete, quello però di cui parlo oggi è un metodo per farlo anche in modo indiretto. Partiamo dal presupposto che tutte le strategie SEO vengono fatte generalmente on-site, ossia direttamente sul sito, esiste però anche un metodo off-site che consente di aumentare le visualizzazioni sul vostro sito senza ricorrere alla SEO specifica. Anche per questa tecnica, così come per l'ottimizzazione classica nei motori di ricerca, incidono due fattori primari che danno un esito diverso da un sito rispetto ad un altro e sono: il prodotto o servizio che offri ai tuoi visitatori del sito ed il target di clientela a cui esso è destinato.

Fatta questa doverosa premessa, ecco alcune dritte su come aumentare il traffico sul sito senza usare la SEO.

Questo articolo su come aumentare la sicurezza di un sito realizzato con WordPress, non è altro che il seguito di quello scritto qualche tempo fa su come mettere in sicurezza WordPress, che include alcune tecniche da adottare per mettere al sicuro l'installazione del famoso CMS. Il consiglio pertanto, è quello di leggere prima il precedente articolo, mettere in pratica tutti i vari punti di sicurezza e, successivamente, passare a quelli elencati di seguito. Detto ciò, procediamo con questi due semplici "rinforzi" che per essere eseguiti non necessitano di